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LONDRA SERA
NUMERO 17,
Maggio 2010 
 

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LA DEMOLIZIONE DELLA RETE CONSOLARE

“In passato vi sono già state delle chiusure di alcune sedi consolari italiane qua e là per il mondo, in particolare in Svizzera dove la rete è dimagrita del 50% nel giro di pochissimi lustri. Tuttavia mai siamo stati testimoni di una così ampia e pesante ristrutturazione della rete diplomatico-consolare come quella annunciata nel mese di giugno dello scorso anno dal Ministero degli Affari Esteri, ovvero dal governo Berlusconi, che interessa 23 sedi di cui ben 14 nella sola Europa e, quasi tutte, in luoghi con forte presenza di emigrazione italiana. Le associazioni italiane, i Comites, il CGIE ed anche diversi parlamentari eletti all’estero (non tutti per la verità, specie tra quelli che sostengono l’attuale maggioranza di governo) hanno immediatamente protestato per questa deleteria ristrutturazione della rete consolare. Deleteria perché non migliorerà la funzionalità di una rete già in grosse difficoltà, anzi la peggiorerà poiché raddoppierà quasi l’utenza delle sedi consolari residue alle quali dovranno poi rivolgersi gli emigrati italiani privati del loro consolato. Sedi che, in gran parte, da quello che si dice, non dispongono neppure di locali confacenti e sufficienti per servire un pubblico così accresciuto (il Consolato Generale di Ginevra o di Charleroi, per esempio, con l’assorbimento dell’utenza di quelli di prossima chiusura rispettivamente di Losanna e di Liegi) con la prospettiva di un bel caos. Niente da fare, il governo, attraverso il Sottosegretario al MAE, senatore Alfredo Mantica, continua a tranquillizzare tutti affermando, ancora nella sua ultima relazione di governo nel Comitato di Presidenza del Cgie dello scorso mese di marzo, che “Nell’ambito del piano di ristrutturazione, al fine di poter continuare a garantire un’efficace assistenza ai cittadini italiani residenti all’estero, è stato previsto il rafforzamento delle strutture degli Uffici consolari che riceveranno le competenze delle sedi in chiusura. Questi, con un accresciuto numero di addetti – di ruolo e a contratto, provenienti dalle Sedi soppresse – e con potenziate dotazioni informatiche, potranno mantenere costante il contatto con le collettività italiane di riferimento, al fine di poter garantire un’immutata qualità (!?) dei servizi offerti. Questo, in base al principio guida della riforma, che prevede che le risorse umane e finanziarie recuperate attraverso la razionalizzazione siano reinvestite nella rete stessa, con l’obiettivo di assicurarne il migliore utilizzo al servizio di cittadini ed imprese”. A niente è valso ricordare al Sottosegretario Mantica, in tutti questi mesi ed in ogni occasione, che in futuro centinaia di migliaia di connazionali dovranno affrontare forti disagi per avvalersi di servizi consolari indispensabili per chi vive all’estero: un esempio per tutti lo avremo con la chiusura in Svizzera dell’Agenzia consolare di Coira con un utenza che dovrà poi recarsi al Consolato d’Italia di San Gallo che, per molti, significherà sei ore di viaggio all’andata e sei ore al ritorno con un cambio di ben tre treni. A niente è servito ricordare al Sottosegretario Mantica che l’informatica, e cioè il tanto decantato “Consolato a casa” grazie ad internet, va a beneficio della sola utenza giovanile e non certamente di quel 25% di italiani emigrati in età più avanzata che, spesso, sono proprio tra i più bisognosi dei servizi consolari. Infatti il governo, pur in presenza di una diffusa protesta, come uno schiacciasassi guidato da un sordo, continua imperterrito con questa ristrutturazione (“demolizione” sarebbe certamente un termine più appropriato) della rete diplomatico-consolare confermando, nella già citata ultima riunione del Comitato di Presidenza del Cgie, la “chiusura dell'Agenzia consolare di Coira, e l'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione del predetto Ufficio da parte del Consolato di I classe di San Gallo, dal 1° luglio 2010; chiusura del Consolato di Saarbrücken, e I'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione del predetto Ufficio da parte del Consolato Generale di Francoforte dal 1° luglio 2010; nella città di Saarbrücken sarà attivato uno Sportello consolare; chiusura del Consolato di Mulhouse, e l'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione del predetto Ufficio da parte del Consolato Generale di Metz, dal 1° luglio 2010; nella città di Mulhouse sarà attivato uno Sportello consolare; declassamento del Consolato di Norimberga ad Agenzia consolare, a partire dal 1° luglio 2010; chiusura del Consolato di Bruxelles ed istituzione nella stessa città di una Cancelleria consolare presso I'Ambasciata, dal 1° ottobre 2010; chiusura dell'Agenzia consolare di Genk, e l'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione del predetto Ufficio da parte dell'Ambasciata di Bruxelles, dal 1° ottobre 2010; chiusura del Consolato di Durban, e I'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione  del predetto Ufficio da parte del Consolato Generale a Johannesburg, a partire dal 1° ottobre 2010; chiusura dell'Agenzia Consolare a Mannheim, e I'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione del predetto Ufficio da parte del Consolato Generale di Stoccarda, a partire dal 1° ottobre 2010; chiusura del Consolato Generale di Liegi, e I'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione del predetto Ufficio da parte del Consolato Generale di Charleroi, a partire dal 1° ottobre 2010; declassamento a Consolato del Consolato Generale d' Alessandria, a partire dal 1° dicembre 2010; chiusura del Consolato Generale di Amburgo, e l'assunzione delle competenze sull'attuale circoscrizione del predetto Ufficio da parte del Consolato Generale di Hannover, a partire dal 1° gennaio 2011; ad Amburgo sarà attivato uno Sportello consolare presso la sededell'Istituto italiano di Cultura, e si stanno analizzando soluzioni specifiche per le attività consolari legate al porto”. E questo è solo l’antipasto, con buona pace delle comunità italiane che risiedono in quelle circoscrizioni consolari: Amen!” (Dino Nardi, Consigliere CGIE e coordinatore europeo UIM)

 

 


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