"Ho seguito con interesse, attraverso le agenzie dedicate agli italiani all'estero, il Convegno organizzatoa Roma dal PD nel mondo. Ho letto gli interventi dei vari esponenti democratici, dall'introduzione di Eugenio Marino, Coordinatore del dipartimento italiani nel mondo del PD, fino a quello di Elio Carozza, Segretario Generale del CGIE; e poi quelli dei cosiddetti big del partito, da Massimo D'Alema all'attuale segretario nazionale, Pier Luigi Bersani. Al di là di ogni giudizio di merito - D'Alema per esempio ha dimostrato, quando ha detto che gli italiani all'estero non vedono il Tg1, di avere le idee un po' confuse -, devo ammettere che ho provato un po' di sana invidia nei confronti del Pd, oltre che rabbia, consentitemi, verso un Popolo della Libertà che per quanto riguarda gli italiani all'estero continua ad essere vergognosamente assente". Questa l'opinione di Fausto Mandarano, vicepresidente del Movimento delle Libertà, che denuncia il fatto che "il PdL nel Mondo è attualmente inesistente". Mandarano, in particolare, è molto critico nei confronti del coordinatore di settore del PdL il senatore Juan Esteban Caselli, che, scrive, "niente ha dato fino ad oggi al dipartimento del partito che si occupa di italiani all'estero, e - visto l'andazzo - credo che nulla darà". Ma Mandarano ne ha anche per Picchi e Fantetti, visto che sostiene che "il coordinamento europeo messo in piedi è, ai nostri occhi, una barzelletta". "E così, - commenta – sono sempre di più i connazionali residenti oltre confine delusi dal partito; sono anche questi quelli che si avvicinano al nostro Movimento delle Libertà, nel quale vedono la possibilità di crescere, di partecipare, e soprattutto di essere ascoltati. Noi, come MdL, come movimento che crede fortemente nella visione politica del nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma che resta indipendente dai partiti e dai giochetti della politica politicante, non smetteremo di lavorare quotidianamente, affinchè sempre più persone, in Europa e anche nel mondo, possano conoscere il nostro impegno e possano avvicinarsi a noi in maniera diretta, certi di trovare spazio se le loro proposte andranno nell'interesse dei connazionali che vivono lontani dallo Stivale". "Il Movimento delle Libertà, fondato in tempi non sospetti dal nostro presidente Massimo Romagnoli – ribadisce Mandarano – va avanti a testa bassa, deciso ad aumentare i propri sostenitori e il proprio consenso in ogni Paese europeo. Il network creato fino ad oggi, con pazienza e lavoro certosino, funziona ed è attivo. Resta in ogni caso quella rabbia di cui parlavo all'inizio nei confronti di un PdL che non si vuol decidere a prendere sul serio gli italiani all'estero. Chissà se un giorno anche il Popolo della Libertà saprà organizzare un seminario dedicato all'emigrazione e agli italiani nel mondo, così come ha fatto il PD. Se le cose non cambieranno, se alla guida del PdL nel Mondo non ci sarà finalmente una persona davvero capace, conoscitore delle dinamiche del partito e dell'emigrazione, crediamo in tutta sincerità - conclude Mandarano - che sarà praticamente impossibile".