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Londra Sera, NUMERO VI, Febbraio 2010 
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BERLUSCONI VIVE IN PARADISO

 

Villa Gernetto

 

 

Tre enormi salotti, un quarto con camino, una grande sala da pranzo, corridoio, stanza da letto, guardaroba e bagno. A dominare tappezzerie e arredamento colori molto caldi, dall’oro al bordeaux. È lì che sono finite le statue di bronzo di nudi di donna acquistate in compagnia della figlia Marina durante la sua visita a Saint-Paul-de-Vence, in Provenza. E forse pure la litografia di Brainwash raffigurante Obama nei panni di Superman. Pur essendo destinata ad accogliere la futura Università del pensiero liberale, dunque, a Villa Gernetto il Cavaliere s’è voluto ritagliare un ampio spazio per i suoi alloggi privati. Berlusconi è deciso a dare a Villa Gernetto un profilo diverso da Villa San Martino ad Arcore o da Palazzo Grazioli a Roma. Tanto da aver già scartato l’ipotesi di tenerci dei vertici del Pdl o le consuete cene del lunedì con Bossi e la nutrita pattuglia leghista, mentre l’unico che l’ha utilizzata per ragioni strettamente politiche - il presidente della provincia di Milano Guido Podestà - ha comunque dovuto pagare l’affitto all’Idra, la società immobiliare proprietaria di tutte le residenze del Cavaliere (Villa Certosa compresa). Chi ha visitato il complesso tardo neoclassico sulla valle del Lambro ne parla come di una reggia. Costruita nella seconda metà del Settecento, compreso giardino terrazzato e bosco arriverebbe a contare oltre 350mila metri quadrati. Berlusconi ha voluto che i lavori fossero il più accurati possibili anche nelle zone destinate all’Università: l’aula magna, la sala professori, la mensa per gli studenti e le aule per le lezioni. Curatissimi - sotto la supervisione dell’architetta Chiaverano, che già si è occupata di Macherio, e del geometra Trombini - anche i cinque appartamenti che sono stati ricavati nella torre belvedere, destinati ad accogliere statisti ed ex primi ministri che verranno a tenere i corsi. Non è un mistero che Berlusconi abbia già contattato nomi del calibro di Aznar, Blair, Bush, Koizumi, Gorbaciov e Bill Gates.

 


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