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LONDRA SERA
NUMERO 21,
31-6 Maggio/Giugno 2010
 

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... Snejider vengono parate da Butt, ma la partita, molto tattica, si incattivisce e Webb regala il giallo a Demichelis e Chivu. Ci vuole un dettaglio, come dice Van Gaal. Al 34' Julio Cesar si inventa un rilancio di 60 metri che Milito di testa smista a Snejider. L'olandese gli restituisce il pallone con l'argentino già scattato come un falco. Demichelis si fa bruciare e Milito si presenta da solo, ritarda un po' per sbilanciare Butt e lo batte all'angolo. Un gol alla Milito, che orienta una finale Champions finora complicata. Per il Bayern è un colpo tremendo: barcollano, cincischiano e al 42' gli stessi interpreti sfiorano il bis: Snejider allarga a Milito che scende a sinistra e crossa, i centrali dormono di nuovo ma Snejider, solo, si fa parare da Butt. Dopo 15" della ripresa Muller solo di fronte a Julio Ceser si fa respingere il tiro. Ma l'Inter insiste: i tedeschi protestano per un intervento robusto di Samuel, l'azione prosegue: Milito si bene due avversari, centra per Pandev il cui tiro costringe Butt in angolo. Van Gaal toglie l'inutile Altintop ed entra Klosa, Dopo un salvataggio di testa di Lucio, al 20' gran tiro a cercare l'altro angolino di Robben, ma Julio Cesar ci arriva. E in contropiede ancora il Principe chiude in conto: avanza sornione sulla sinistra, 'mata' Van Buyten con una finta, entra in area e come nel primo tempo giustizia Butt. E' il colpo del ko. Van Gaal prova la carta Gomez, trascurato in stagione, Mourinho rafforza il centrocampo con Muntari. Ma non c'é nulla da fare: Mourinho concede la passerella a Milito e uno spicchio di finale a Materazzi. poi l'esplosione di felicità, l'inizio di una notte di follie. Da domani si attenderà il responso di Mourinho, orientato a ricostruire il Real.

Ma stanotte non è tempo di malinconia, la festa è troppo grande per rovinarla. L'Inter è regina d'Europa e vuole aprire un ciclo anche fuori d'Italia. "Solo il Real si è interessato a me, ma io non ho parlato con nessuno e non ho firmato nulla: ho promesso che avrei parlato dopo la finale". Lo ha detto José Mourinho, a Sky, confermando che il suo destino è a Madrid. "Io quando vinco non mi fermo, e qui ho vinto tutto: ho vinto la Champions con due club, posso farlo con tre". Poi il rapporto con l'Italia: "Tante cose non mi sono piaciute: da 3-4 mesi penso di andare via". "La squadra sentiva una grande responsabilità. E' una bellissima emozione, la squadra ha fatto una partita perfetta. Per me è una grande felicità rivivere le emozioni di tanti anni". Queste le prime parole del presidente dell'Inter Massimo Moratti a pochi istanti dalla vittoria della Chmpions a Madri. "Adesso - ha aggiunto Moratti ai microfoni della Rai - vado ad abbracciarli". José Mourinho esulta e lancia baci ai tifosi interisti, senza trattenere le lacrime: al termine della vittoria in finale Champions col Bayern, abbracci in campo al Bernabeu tra tutti i giocatori, con il capitano Zanetti in lacrime. Non le ha trattenute neanche Mourinho, accreditato di un addio alla panchina nerazzurra dopo questa partita. Il portoghese, che ha stretto la mano al rivale Van Gaal un minuto prima del fischio finale, ha abbracciato il presidente Moratti sceso anche lui sul terreno di gioco, ha pianto, e poi ha portato in giro per il campo il figlio, a cavalcioni sulle sue spalle.

"Una stagione meravigliosa per me che sono arrivato a gennaio. Ringrazio tutti mi sono inserito benissimo. Abbiamo fatto grande partita e meritiamo di vincere questa Champions avendo eliminato Barcellona e Chelsea". Il primo pensiero dell'attaccante dell'Inter, Goran Pandev dopo aver vinto la Champions League è per il suo allenatore che potrebbe lasciare il club nerazzurro a fine stagione: "Ora - aggiunge ai microfoni della Rai l'ex laziale - godiamoci questa Champions e speriamo che mister Mourinho rimanga, così ci ripetiamo" "Il prossimo anno resti? Speriamo, nel calcio non si sa mai. Ringrazio l'Inter, il presidente, al mister per avermi voluto l'estate scorsa. Sono felice, poi, per il prossimo anno vediamo". Diego Milito, autore dei due gol con cui l'Inter ha battuto il Bayern e conquistato la Champions League, ai microfoni di Sky Sport non esclude un addio alla squadra nerazzurra per la prossima stagione. Cosa provi in questo momento? "E una gioia mai provata, incredibile, sono felicissimo per l'Inter, perché ci tenevamo tanto a questo traguardo, per il presidente, che è il primo a meritare questo trofeo. Siamo - aggiunge Milito - troppo felici e provo una sensazione unica". Milito ancora dopo campionato e Coppa Italia. "Questo è il calcio, sono felice. Il calcio - chiude l'attaccante argentino - dà sempre una rivincita: ho lottato sempre, cercando di dare sempre il massimo, di imparare, anche se ho 30 anni. Sono troppo felice, lo meritiamo, lo merita il presidente, lo merita la società. Vediamo il prossimo anno". Esplode la gioia della Milano nerazzurra. Al triplice fischio dell'inglese Webb che sancisce il ritorno del Biscione sul tetto d'Europa dopo 45 anni, la città che tifa Inter ha fatto risuonare per le vie della metropoli tutta la sua gioia. Epicentro dell'Inter-mania, Piazza Duomo. Gremita già due ore prima dell'inizio della sfida di Madrid - ben oltre i cinquantamila della festa scudetto, i tifosi debordati anche in Galleria Vittorio Emanuele, Piazza Cordusio e Piazza della Scala - il salotto di Milano è impazzito di gioia al termine della gara decisa da una doppietta di Diego Milito. Il boato della gente nerazzurra stretta davanti al Duomo ha amplificato le urla di gioia provenienti dalle tante case con le finestre aperte - a causa del primo caldo stagionale - e dagli altri punti di aggregazione dei sostenitori: l'Arena e Piazza Duca d'Aosta, proprio dinnanzi alla Stazione Centrale, dove si sono radunate altre migliaia di persone. Alla conclusione delle ostilità sul campo di Madrid, migliaia di tifosi hanno iniziato a scemare per le vie del centro, da Corso Vittorio Emanuele sino a Piazza Castello mentre sulle arterie cittadine sono iniziati caroselli festanti di macchine e motorini. Altissimi i decibels dei cori dedicati, in maniera particolare, a Mourinho e al Principe - forse Re da questa notte - Milito. "Moratti è stato grande, la squadra e Mourinho anche". Queste le prime parole del presidente del Coni Gianni Petrucci subito dopo la vittoria della Champions da parte dell'Inter.

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Giovanni Greco

 

 

 

 

 

 


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